Parlare di scrittura significa affrontare un argomento vastissimo e complesso, che non ha confini temporali né spaziali; nella tradizione occidentale la lingua scritta ha avuto maggior prestigio rispetto a quella parlata ed in quasi tutte le epoche l’oralità perde l’efficacia a fronte dei messaggi affidati alla scrittura, uno dei più potenti strumenti di conoscenza, di controllo e trasmissione del potere; il suo significato culturale va ben oltre la sua funzione puramente tecnica ed il passaggio al suo utilizzo ha comportato l’evoluzione sul piano dell’organizzazione stessa del pensiero.
Caratteristica saliente della scrittura è quella di rimanere unica testimonianza, anche post mortem, dell’attività espressiva dell’individuo; il gesto scrittorio è, tra le varie attività manuali, quella che meglio esprime le dinamiche comportamentali affettivo-cognitive consce ed inconsce e rappresenta quindi un vero e proprio documento psicologico oltre a dover essere considerato un codice comunicativo che muta nel tempo col mutare dei contesti umani e sociali, riflettendone i processi collettivi in atto; ad una sorta di inevitabile omologazione si contrappone sempre però, una risposta individuale esplicata attraverso la rielaborazione personale.
L’attuale approccio scientifico riconosce allo studio di emozioni e sentimenti una valenza di fondamentale rilievo; i processi maturativi dell’uomo non si attuano esclusivamente su base genetica ed organica, ma anche su influenze esterne ed allo sviluppo della personalità concorre un complesso sistema integrato tra aspetti organici, chimici, comportamentali ed animici: ecco quindi come lo studio della scrittura, appaia estremamente articolato, in quanto interpreta attraverso dei messaggi in codice, la registrazione della struttura e del comportamento di tutto il sistema nervoso centrale e neuromuscolare periferico.
La scrittura segnala armonie e disequilibri della condizione psicofisica dell’individuo, la grafoanalisi ne studia i processi evolutivi in osservanza della fondamentale legge, comune a tutte le reazioni biologiche, dell’alternanza e del rovesciamento degli effetti: ogni cosa giunta al suo punto culminante si trasforma nel suo opposto.
L’analisi della scrittura è pertanto un atto di comprensione e d’interpretazione dell’espressione dinamica più spontanea dell’attività della psiche, dei suoi risvolti intimi, pulsionali, caratteriali, spirituali e soprattutto energetici.
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