Prosegue nel mese di ottobre 2022 ai Beaux-Art di Parigi l’interessantissima esposizione, iniziata a Roma nella primavera, sullo scarabocchio: il “gribouillage” ovvero il “componimento inculto” comprendente schizzi, graffiti, disegni di tutte le epoche, da Leonardo da Vinci all’epoca contemporanea.
Con circa 300 opere originali, le due mostre hanno raccolto le pratiche sperimentali e liberatorie del gesto spontaneo dello scarabocchio, che hanno scandito la storia della creazione artistica.
Nel Rinascimento, al “disegno accademico” si preferì dare rilievo allo schizzo come movimento istintivo e trasgressivo, evocativo del disegno infantile.
Sorprendenti gli accostamenti esposti che accorpano opere di Leonardo, taccuini di Delacroix, appunti di Picasso, di Dubuffet, di Basquiat e molti altri ancora, tutti provenienti da prestigiose collezioni italiane; il progetto esplora il lato dell’atto artistico nella sua fase iniziale di annotazione, che spesso avveniva sul retro delle tele, sulle pareti delle botteghe, sui margini dei libri: tutti abbozzi di idee in attesa di germinare nell’opera definitiva.
Lo scarabocchio, come nelle produzioni dei bambini che si affacciano al disegno prima e alla scrittura poi, è il gesto “ribelle” per antonomasia, prodotto nell’intento di comunicare messaggi universali, e che azzera la differenza tra lui e le vere e proprie opere d’arte.
La ricerca degli ultimi decenni pone definitivamente in evidenza la valenza degli scarabocchi nelle fasi preparatorie della produzione artistica; la nascita di un capolavoro scaturisce sempre dagli atti liberatori più istintivi, quali le linee astratte, gli schizzi, i tratteggi frammentati e tutti i prodromi in attesa di evolvere nel conclusivo.
La pratica del “gribouillage“, un tempo ignorata sia dai critici che dagli storici, ci appare oggi per ciò che realmente è: una traccia inseparabile dall’opera stessa, che vive di vita propria, svincolata dalle regole convenzionali del disegno.
E’ attraverso lo scarabocchio che l’artista inizia il percorso creativo che lo porta alla realizzazione della propria opera, é un momento di licenziosità privo di vincoli, che si apre ad innumerevoli possibilità e sperimentazioni, alla ricerca trasformativa atta a divenire strumento rivelatore del pensiero ideativo nascosto …
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