Parole e immagini sono entrambi il risultato di un atto sofisticato della mano nell’azione di tracciare dei segni a testimonianza di un’idea, di un messaggio, di una memoria: nel linguaggio dei segni c’é quindi un significato che va oltre a quello semantico.
Le radici della scrittura nell’arte sono profonde, hanno attratto gli artisti di sempre, hanno trovato espressione nella pittura dal lontano passato sino a modalità più contemporanee.
Quando ancora la scrittura era privilegio di pochi, le immagini contenenti testi scritti avevano una finalità prettamente suggestiva, suscitavano reazioni forti, inducevano emozioni altamente impattanti e le lettere venivano utilizzate come elementi decorativi nelle opere per accrescerne la fascinazione.
Molto conosciute e pervenute sino ai giorni nostri, sono le produzioni miniate dai contenuti letterari ed estetici in perfetta armonia tra loro e davvero fiorenti sono gli esempi pervenutici da epoche successive come le poesie figurate del Medioevo e del Rinascimento.
Le parole scritte escono dal loro significato intrinseco ed entrano in quello sensoriale, stimolano vista ed udito, evocano processi inconsci, operano nelle associazioni simboliche del profondo: la lettera é magia in tutte le culture.
Da ricordare nella inesauribile carrellata di artisti che si sono avvalsi della scrittura nella loro opera, troviamo sicuramente il futurista Filippo Tommaso Marinetti, che sfruttò abilmente il potenziale visivo dei testi scritti; ad indagare il fine rapporto tra immagine e scrittura furono le sperimentazione delle Avanguardie Surrealiste di Magritte e Duchamp sino ad arrivare alla pop art ed alla attualissima street art.
Nei secoli la scrittura si è inserita nell’espressione pittorica diventando parte integrante dell’immagine, l’energia del gesto genera un flusso creativo da cui sembra scaturirne addirittura un suono, come fosse un ritmo musicale scandito da pause bianco-silenzio, una danza che enfatizza la fusione tra spazio e testi.
L’arte ci consente oggi di comprendere meglio il senso dei segni, il valore del loro incanto senza tempo né mode, il legame inscindibile tra semantica ed opera, tra lettera ed immagine; il potere visivo del linguaggio é una realtà più che mai attuale del fare artistico.
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