
Ci si può chiedere se il tipo di scrittura usato da una società sia influenzato o influenzi la cultura della società stessa. La scrittura permette di produrre modelli e messaggi che si dilatano nell’universo in uno spazio tridimensionale e nel tempo. Un sistema grafico si trova all’intersezione di due assi: l’asse della cultura e l’asse della personalità; sull’asse della cultura si colloca la visione che del mondo ha una data cultura, il suo modo di interpretare i fatti esterni, la sua classificazione dei fenomeni, ma anche la sua scala dei valori, il suo dar rilievo a certe operazioni, enunciazioni rispetto ad altre; sull’asse della personalità si collocano invece le capacità, le pulsioni, la visione del singolo scrivente.
Storicamente si può dire che la diffusione della scrittura ad un numero sempre più alto di persone sia andata crescendo e tanto più si riducono i meccanismi di controllo, più diminuisce il prestigio dei modelli e si semplifica la procedura di apprendimento. Ogni gruppo, in un dato momento, ha rappresentazioni correnti proprie, le migliori soluzioni ad un certo problema comunicativo e visuo-spaziale; ogni gruppo ha pertanto suoi criteri di design.
La scrittura ha fin dalle sue prime origini molte funzioni e rimanda a più piani di significazione sociale; in tutte le tradizioni vediamo che ben presto la cura per l’aspetto estetico della scrittura emerge e si fa interesse autonomo, a volte perfino preponderante. Appare netta la distinzione se si confronta la tradizione calligrafica occidentale con quella arabo-islamica o cinese.
La splendida fioritura della scrittura ornamentale ha ispirato un capitolo non minore dell’arte occidentale; l’arabesco e l’uso della scrittura araba come elemento ornamentale nella pittura medievale e rinascimentale.
La scrittura è a lungo stata considerata una grande invenzione puramente tecnica ed è stata analizzata da un punto di vista soprattutto teorico, teso a mettere in luce origini, diffusione, modificazione dei principali sistemi grafici. A ben guardare, però, specie da una prospettiva antropologica, emerge nettamente che la scrittura è anche altro e soprattutto che l’analisi della scrittura può essere lo studio di uno degli ambiti privilegiati della produzione ideologica e simbolica della società.
La scrittura è di certo uno dei più potenti strumenti di conoscenza, di controllo e trasmissione del sapere, di manipolazione della realtà. Il suo significato culturale dunque va ben al di là della sua funzione tecnica. Ogni sistema di scrittura presenta infatti aspetti conoscitivi, sociali, sacrali, la cui osservazione consente di comprendere profondamente la società che li ha prodotti ed entro cui circolano.
L’impatto più decisivo della scrittura sulla storia umana è stato questo: ha cambiato gradualmente il modo in cui gli esseri umani pensano e vedono il mondo.
Febbraio ’25 – Silvana Piatti Firmologia dell’arte