Entriamo con le discipline grafologiche in “azienda” nel suo processo più delicato ed importante: la selezione del personale.
Lo strumento dell’analisi della “scrittura” ha come caratteristica più interessante quella di integrare tutti gli altri più convenzionali (CV, test psico-attitudinali, prove pratiche e colloqui) già a disposizione dei selezionatori, apportando considerazioni finalizzate a confermare/disconfermare le valutazioni già esistenti sui candidati da esaminare.
Lo strumento grafologico vede nella rapidità uno dei suoi più apprezzabili punti di forza indirizzati a riconoscere:
- Attitudine al ruolo da ricoprire
- Individuazione aree comportamentali
- Dinamiche relazionali e sociali
- Ipotesi previsionali
- Obiettività ed approccio integrato
- Segnali di allarme
Va da sé che solitamente l’azienda ponga particolare attenzione nella selezione di personale destinato a ruoli dirigenziali, manageriali di alto profilo e responsabilità; risorse che richiedono particolari abilità intellettive, relazionali, operative.
Cosa prevede una leadership di successo?
Adeguati: livello di autostima, abilità comunicativa, empatia e spirito collaborativo, predisposizione alla gestione del gruppo, gestione dello stress nell’emergenza, stabilità ed equilibrio emotivo, attitudini gestionali, flessibilità e adattamento, problem solving, spirito creativo ed innovativo, strumenti di analisi e sintesi, orientamento al risultato e vision a lungo termine.
In questo tipo di “analisi” il consulente grafologo si concentra su quelli che sono gli aspetti più rilevanti per la copertura del ruolo, confinando ad un piano irrilevante gli aspetti inerenti le caratteristiche più squisitamente personali che poco intervengono nell’ambito professionale.
Per anticipare al meglio i futuri comportamenti sul lavoro, sarà indispensabile concentrare il punto di osservazione più nel dettaglio possibile, delineando in modo “chirurgico” l’area a cui il candidato sarà destinato; diversa cosa è infatti affidare un incarico nel settore delle risorse umane da quello dell’amministrazione, della pianificazione, del marketing, delle vendite, dalla comunicazione.
In un prossimo capitolo affronterò l’argomento in modo più analitico, stilando elenchi per “settore” che aiutino a fornire indicazioni pratiche, il meno possibile dispersive.
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