Chi era Dora Maar? Nell’immaginario di molti resta “la donna che piange“, dal famoso ritratto con cui Pablo Picasso la volle consegnare al tempo; ma la bellissima musa dal volto sofferente non visse sempre e soltanto alle spalle del compagno che tentò di oscurarla, ma ebbe anche una vita artistica autonoma e feconda, purtroppo scarsamente riconosciuta ed apprezzata.
Il suo talento creativo la portò a spaziare dal mondo della pubblicità a quello della moda, dalla fotografia alla poesia e grazie ad uno sguardo anticipatore e sensibile alle questioni sociali, ci ha lasciato, in realtà, un’eredità artistica da rivendicare, che con il ruolo da comprimario attribuitole, poco ha a che vedere.
Oggi, finalmente, è a nostra disposizione una biografia inedita su questa artista surrealista che ci consente di approfondirne la conoscenza, di entrare nella sua imperscrutabile vita e scoprirne la personalità restata da sempre troppo celata e scarsamente esplorata.
A raccontarci di lei è Brigitte Benkemoun attraverso le pagine avvincenti del suo romanzo che traccia un intrigante profilo della Maar e lo fa prendendo lo spunto da un taccuino contenente informazioni private piuttosto originali: “In cerca di Dora Maar” è la pubblicazione con cui la giornalista fornisce dettagli, sino ad oggi sconosciuti, sulla straordinaria storia della compagna di Picasso; la “curiosa” agenda risalente al 1953, è piena di nomi riconducibili al mondo surrealista del tempo.
Il prezioso ritrovamento contenente un elenco di contatti telefonici, finì in una libreria di “second hand” fra molti altri testi pesanti e ben rilegati per poi comparire acquistabile sulla piattaforma eBay; l’autrice del romanzo intraprende grazie al suo acquisto, un vero e proprio viaggio di scoperta, complesso e minuzioso, tra le pieghe più significative della vita relazionale della musa prediletta dal pittore.
Sono moltissimi i nomi che vengono alla luce ed ognuno di loro contribuisce a dar vita ad un capitolo a sé stante; è così possibile incontrare artisti del calibro di Breton, Braque, Giacometti e Lacan … a metà tra coincidenza e fatalità, l’agenda intima assume toni surrealisti simili a chi l’ha posseduta e diventa un’ eccezionale testimonianza sulle vite di intellettuali ed artisti delle avanguardie parigine del secolo scorso.
La grafia con cui è stata redatta l’agenda è quella di Dora ed i dettagli contenuti in questi scritti sono un intreccio avvincente che consentono di tracciare molto bene un’ identità restata da sempre troppo nell’ombra: l’artista ed i luoghi da lei frequentati, il suo primo amore, quello successivo per Pablo, i suoi amici più intimi, le sue frequentazioni.
Il ritratto che ne scaturisce è un affresco inedito sull’esistenza di un’ artista poliedrica e stravagante, anticonformista, provocatrice e protagonista attenta del panorama culturale di un tempo in cui la sua vita, troppo audace per quegli anni, appare contenere ancora oggi aspetti enigmatici e misteriosi.
Grazie per questa tua visita sul blog … Ottobre ’23