Universalmente l’oro è da sempre il materiale con la valenza più elevata: nelle religioni, nell’arte, nelle favole, nella mitologia, nella vita di tutti i giorni; l’oro ci abbaglia, evoca magie, produce giochi di luce unici su ogni tipo di superficie.
Il colore dorato è simbolicamente collegato all’irradiazione solare e quindi al calore della vita, alla preziosità, alla solennità; principi ed eroi vengono iniziati e celebrati con abiti ed oggetti dorati, fanciulle predestinate ad un destino speciale sfoggiano chiome dorate, tutto ciò che alla sua nascita non possiede valore, se toccato dagli incantesimi della trasformazione, si tramuta in oro.
In senso allegorico, anche la scrittura assurge a temi fantastici se arricchita dai toni preziosi aurei; decorazioni dorate per adornare architetture, mosaici, rappresentazioni destinate all’eternità ed alla luce assoluta.
I Magi, mediante l’oro, proclamano Re colui che adorano.
Usiamo quindi il color oro per elevare il valore di ciò che doniamo, sia esso un oggetto, sia essa una semplice scrittura a cui vogliamo attribuire significati spirituali e d’amore che restino immutati nel tempo; dai tesori funerari dell’antico Egitto ai simbolismi cosmici orientali, dall’arte Medioevale, a quella più contemporanea che nel regno simbolico dell’inconscio conferisce potenza espressiva dai significati trascendentali a qualsiasi colore abbinato all’oro.
Adottare l’abitudine di lasciare qualcosa di scritto in color dell’oro, può significare dar vita ad una sorte di rito di iniziazione verso un futuro d’amore e di fortuna, di grandi compimenti … come il girasole guarda al sole, come le stelle governano le nostre notti, guidandoci verso un cammino interiore foriero di grandi spazi, infinite direzioni, germogli creativi …
Il mantra “vale tanto oro quanto pesa” vale soprattutto per le nostre parole, che siano sussurrate o scritte.
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