Sino a fine Marzo 2023 alla Galleria d’Arte Gagosian di Roma la penna a sfera, oggetto che ci accompagna da tempo e nostra inseparabile compagna, diviene icona dal design moderno e, rivisitata nelle forme, nelle dimensioni, nell’aspetto, assurge a protagonista indiscussa sulle opere in pittura acrilica di Adam McEwen.
L’artista londinese interpreta la penna a sfera ad altezza d’uomo (proporzioni già ammirate in altre sue opere precedenti), le colloca su 7 tele rettangolari dal sapore giocoso e dai colori vivaci: le penne svettano in linee incrociate e che rimandano ai numeri romani – da ciò prende il nome la mostra XXIII – disposte in rette parallele.
Le penne a inchiostro rosso di “Material” puntano verso il basso, in quelle di “Kling Klang” di colore rosso e nero, le linee mimano i movimenti di una danza, in “Dogder” prevale un senso di ordine e regolarità messi in discussione da una penna che scompagina i ranghi, “Good night” invece, propone tratti che si trasformano in forme fantasiose ed ondeggianti.
Non mancano tele dalle dimensioni maggiori, in cui la disposizione delle penne e le loro geometrie evocano le lance di eserciti impegnati in battaglie rinascimentali; croci, segni in prospettiva, simboli provenienti dall’antichità e da miti leggendari.
Le opere si ispirano al disegno meccanico delle pitture di Marcel Duchamp e Roy Lichtenstein, enfatizzano l’aspetto lineare che il potere creativo di questi oggetti possono assumere nella produzione pittorica acrilica, sottolineando le relazioni tra composizione e simbolismo; le linee suggeriscono idee di competizione all’interno delle strutture sociali ed i conseguenti moti aggressivi, il tutto giocato attraverso cromatismi che spaziano dal rosso alle varie tonalità del viola e del porpora, colori associati alla storia di Roma, alla vita degli imperatori, alle vesti liturgiche …
Grazie per questa piacevole visita sul blog – Febbraio ’23