Il Manifesto della scrittura manuale
Essere Grafologi Morettiani significa sapere interpretare l’eredità Morettiana alla luce delle attualità della fisica quantistica, della biologia della morale e della più antica cultura della filosofia etica e della metafisica.
Il Grafologo di oggi non può esimersi da un incontro con tali ambiti di studio che per vie diverse convergono in molti tratti sulla percezione sempre più sentita di una natura spirituale dell’uomo, una natura indeterminata, intimamente collegata tra e con tutti gli stati dell’essere universale.
Si vuole aprire lo sguardo del Grafologo, attraverso l’analisi di più scritture, su una realtà più vasta con cui colloquiare al di là di ciò che segnica e tecnica vedono, nel riconoscimento di ciò che la fisica quantistica ha chiamato il convitato di pietra, lo spirito, quello spirito che anela d’essere riconosciuto per potersi autodeterminare e cui il Grafologo deve dare luce, voce e spazio.
Crediamo che questo invito valga sia per rendere attuale e sempre meno approssimativo e generico l’intervento del Grafologo sul singolo, sulla coppia, sull’orientamento scolastico e professionale, ma anche per ovviare in questo particolare momento storico a una tendenza riduzionista, in cui l’essere umano è sempre più schiacciato da una visione individualista.
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