Non gettate i fogli di carta con i vostri appunti, potrebbero diventare meravigliose opere d’arte …
è ciò che si è potuto ammirare sino a pochi giorni fa a Roma, presso la Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea, dove una imponente e singolare scultura, ha campeggiato sotto gli occhi meravigliati dei visitatori: Master of Mistakes è il titolo dell’opera ad altissimo impatto sensoriale dell’artista Daniele Sigalot, suo creatore.
Una sfera in materiale metallico di oltre cinquecento chilogrammi di peso per quasi tre metri di altezza, dall’apparente fragilità della carta, affronta la metafora dell’ “errore” che sfugge al dominio del digitale, che contiene in tutta la sua essenza, l’unità di misura della creatività: per Sigalot il dialogo tra esperienze fallite e pensieri trovano espressione e soluzione nella “correzione“.
La monumentale opera concettuale, racchiude in chiave estremamente suggestiva, il concetto su come le idee “sbagliate” accumulate in una vita, possano convivere in un unico agglomerato, evitando il loro destino ormai segnato della eliminazione definitiva … gli sbagli non vanno annullati, sono rappresentativi dei nostri tentativi, delle idee non andate in porto, di intuizioni e prove annotate sulla carta e poi squalificate.
Questo ensemble, volutamente in bilico tra l’effimero e il duraturo, procede oltre il paradosso estetico, è un inno al recupero deputato alla raccolta differenziata, fa riflettere, non lascia indifferenti.
“Volevo vedere cosa sarebbe successo se avessi messo tutti i miei sbagli in una singola stanza. Quei fogli accartocciati e malconci, portatori di pensieri sghembi e zoppi destinati inevitabilmente a finire in un cestino, si sarebbero trasformati da cattive idee in qualcosa di buono una volta che avessero unito le forze? La ripetizione ossessiva di uno sbaglio può diventare un successo?“
Opera di Daniele Sigalot, realizzata grazie alla collaborazione della WEM – Empowering Art Platform di Marco Bragaglia.