Mindfulness Writing: esercizi di scrittura
Il termine Mindfulness, oggi tanto in voga e declinato ormai in svariati modi, prende lo spunto da pratiche mentali “importate” dalle filosofie orientali e più precisamente dai monaci tibetani avvezzi, da sempre, a meditazioni ed altre attività finalizzate al benessere del corpo e dello spirito.
L’universo “Mindfulness” si colloca sul confine tra l’attenzione e la consapevolezza esercitate attraverso atti volontari, compiuti con l’intento di rendere il più fluido possibile “occupazioni” che concorrano al miglioramento di condizioni di disordine interiore e solitamente scaturite da meccanismi legati ad ansia e/o stress.
Porre attenzione e con consapevolezza al momento in cui stiamo operando una qualche “azione”, è il principio cardine delle pratiche Mindfulness, a condizione che queste vengano svolte con “accettazione” e senza atteggiamento “giudicante”.
Entrando più nello specifico, per dare un significato concreto alla definizione Mindfulness Writing – esercizi di osservazione ed attenzione alla propria scrittura – partiamo dal concetto che l’attività manuale della scrittura, non solo mette in luce le condizioni di equilibrio e/o disequilibrio della persona, ma può aiutare a migliorarne le eventuali evidenze sfavorevoli in tal senso.
La tecnologia ha allontanato un po’ tutti da carta e penna ma, fortunatamente, oggi si sta riscoprendo e rivalutando il potere terapeutico di quelle attività che mettano in campo la motricità fine della mano e non è un caso che si stiano moltiplicando tante pratiche ludiche connesse alla gestualità grafica: potente ed efficace “strumento” di alleggerimento di pressioni interiori, di miglioramento delle capacità attentive e di concentrazione, di miglior gestione degli stati emozionali di difficile controllo.
La scrittura manuale è un esercizio che andrebbe praticato ogni giorno; sarebbero sufficienti cinque minuti e poche righe, giusto il tempo di affidare i nostri pensieri alla carta anziché ad una tastiera; nell’immediato, i benefici potrebbero non sempre risultare apprezzabili, perché molte sono le persone insoddisfatte della propria grafia o che provano affaticamento o dolore nel compiere tale atto, ma con la pratica costante e continuativa nel tempo, tali benefici diventeranno duraturi.
Nel mio “Spazio grafologico” ho iniziato, con risultati più che soddisfacenti, ad utilizzare la pratica del Mindfulness per mettere le persone in condizione, con circa due incontri di un’ora ciascuno, di rilevare attraverso l’osservazione della propria grafia, le più significative caratteristiche della stessa.
In pratica cosa significa? E’ più semplice a farsi che a dirsi! Una volta identificati alcuni parametri di valutazione (quali la pressione, il tratto, l’impostazione spaziale sul foglio, il calibro delle lettere ecc …) il soggetto scrivente imparerà, in autonomia, a comprendere come stia vivendo il “momento” da un punto di vista emozionale, energetico, relazionale e così via …
Diventerà un allenamento quotidiano, o comunque utilizzabile nel momento di necessità: il “rito” della pratica della scrittura manuale sarà sempre il risultato di un’azione consapevole, attenta e finalizzata a migliorare lo stato di benessere psicofisico. Diventerete “autori” dei vostri spazi di raccoglimento, “registi” di questa affascinante ed ancora un pò misteriosa pratica dell’universo Mindfulness.
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