Antropologi, psicologi e sociologi cercano da sempre una spiegazione alla prevalenza della mano destra: ma perché anche le religioni lateralizzano a destra il bene, la virtù, il divino e a sinistra il male, il vizio, il diavolo? Quel mondo alla rovescia che è la magia è caratterizzato dalla prevalenza della mano “cattiva“.
Il fatto che queste due polarità siano opposte non spiega perché la destra sia sempre quella positiva.
Qualcuno ritiene che abbia a che fare con la lateralizzazione del cervello, per cui il lato destro del nostro corpo è governato dalla stessa parte del cervello in cui risiedono due competenze fondamentali come la parola e il linguaggio.
Altri pensano che il responsabile di questa dicotomia sia il ciclo solare, da cui deriverebbe l’idea che l’est, la luce nascente, abbia a che fare con la vita, mentre l’ovest, la luce calante, sia legato alla morte; l’est quindi corrisponde all’aurora, all’oriente, alla destra, mentre l’ovest, l’occidente è a sinistra: in questo senso, secondo alcune teorie naturalistiche, tutto si spiegherebbe con gli antichi culti solari che avrebbero marchiato a fuoco gli orientamenti religiosi di tutte le fedi.
Ma andando oltre questa spiegazione, si avanza l’ipotesi che la preminenza della mano destra (pensiamo alla mano utilizzata per scrivere), sia l’esito di una costruzione sociale e non un dato di natura e, con la progressiva laicizzazione della società occidentale, la mano sinistra abbia cancellato del tutto la sua cattiva fama.
Nelle scuole nessuno si arroga più il diritto di correggere i mancini!
Ricercando le origini del pregiudizio … al popolo di Allah viene richiesto di comportarsi educatamente durante i pasti e di seguire un vero e proprio galateo sacramentale, che comanda di prendere il cibo sempre con la destra ossia la mano pura, quella che fa il bene.
L’identificazione della mano destra con la rettitudine e la giustizia e di quella sinistra con il diavolo e il male, è presente anche nel cristianesimo, nell’ebraismo, nell’induismo e in molte altre religioni: una norma pressoché universale, una vera istituzione sociale.
L’idea che il lato destro del corpo umano sia carico di valenze positive è presente sottotraccia pressoché in ogni epoca e cultura. I Romani dedicavano la mano destra alla divinità della Buona Fede; Plauto racconta che nell’antica lingua persiana “dare la sinistra” significava tradire; in arabo il giuramento si chiama “jamin” che significa anche destra.
Nella storia del cristianesimo si racconta che i santi mostrano ai bambini una ripugnanza per tutto ciò che é “sinistro“, al punto che molti di loro durante l’allattamento respingono il seno sinistro della madre, mentre apprezzano particolarmente quello destro, come se un singolare istinto per il bene guidasse le loro azioni ancor prima di conoscere il mondo.
Ed ancora … in Africa, presso le popolazioni che vivono lungo il fiume Niger, le donne cucinano esclusivamente con la destra, perché una credenza molto diffusa vuole che altrimenti il cibo ne sarebbe contaminato; nella prima metà del Novecento, la cuoca mancina é considerata alla stregua di un’avvelenatrice o, nelle migliori delle ipotesi, viene accusata di maleficio …
Le discipline grafologiche e l’educazione alla scrittura, hanno da sempre dato particolare rilievo al tema del mancinismo, ponendolo come uno degli obiettivi prioritari nei percorsi educativi e scolastici: che nessun mancino venga corretto!
La fonte per la stesura dell’articolo é tratta da: “Mangiare come Dio comanda” di Elisabetta Moro e Marino Niola
Grazie … giugno ’23